Qualche giorno fa, abbiamo visto come possono essere pubblicati i contenuti dei nostri siti web, ovvero: on site o tramite landing page. Oggi parliamo della pubblicazione contenuti on site.
La pubblicazione contenuti on site diretta sul proprio sito personale o del cliente prevede tutta una serie di modifiche che vanno ad “aggiustare” tutti i componenti che non rispettano le regole di semantica imposte da una scrittura che ha come scopo ultimo quella della visibilità organica tramite i motori di ricerca.
Uno slider che utilizza intestazioni per le descrizioni, un H1 sul logo, titoli usati ovunque e metatag ingestibili sono, tra le varie, le problematiche maggiori e più comuni che si possono trovare quando ci si trova a lavorare solamente sulla SEO di un sito di un cliente fatto senza un’ottica per i motori di ricerca.
Le modifiche da fare in questi casi diventano anche molto pesanti in termini di competenze tecniche e ore di lavoro richieste, obbligando il consulente di turno a proporre di rifare completamente il sito web (spesso costa di più mettere mano a un sito fatto da altri, che rifarlo daccapo).
Mettiamo il caso che siamo riusciti a fare tutte le modifiche o non vi fosse bisogno di farne, dobbiamo spesso confrontarci con il cliente che vuol mantenere a tutti i costi il suo “bellissimo” sito one page. In quel caso, io, come molti miei colleghi, abbiamo le mani legate nella pubblicazione di gerarchie di contenuti complesse che magari devono far uscire decine, centinaia o migliaia di chiavi di ricerca… Per questi casi, è opportuno procedere con una pubblicazione dei contenuti tramite landing page.
Come anticipato all’inizio di questo articolo, se all’interno del CMS o del sito ci sono dei componenti che non rispettano le regole di semantica, dovremmo cercare di capire come sono sfruttati, eventualmente modificarli o cercare di toglierli o sostituirli con altri che seguano una logica migliore in fatto di ottimizzazione per i motori di ricerca.
Tutto quanto detto sopra, non fa che allungare (e non di poco) i tempi di lavorazione delle nostre pubblicazioni di contenuti adatti per i motori di ricerca. Pubblicando invece su landing page, i tempi di pubblicazione risulterebbero molto più brevi.
Quando si interviene sul sito principale del cliente, diviene un obbligo quello di verificare cosa sia successo prima del nostro intervento. SERP sporche, vecchie penalizzazioni, backlink selvaggi, doppi profili Google+ o siti vetrina paralleli sono tra le problematiche principali che ci troviamo ad affrontare e che, se non gestite, faranno perdere ore di lavoro (a noi) per capire perchè un sito non si posiziona, e soldi al cliente, che magari ci paga a tariffa oraria…
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