Il segreto? Riuscire a farsi trovare sul web, invece di essere cercato.
Chi non vorrebbe lavorare senza dover cercare clienti, attendendo solamente che i clienti arrivino da te? Se la tua risposta è “io!”, forse hai bisogno di una consulenza inbound marketing.
C’è una strategia di Digital Marketing che (purtroppo) ancora in pochi conoscono: l’Inbound Marketing. Ma cos’è in pratica?
In pochissime parole, “Inbound Marketing” significa farsi trovare dagli utenti che navigano sul web in base alle loro ricerche. Detta così sembra facile eh?
Ma quali caratteristiche deve avere un consulente Inbound Marketing?
Innanzitutto deve avere la passione sfrenata per il marketing.
Deve informarsi continuamente sui blog di settore, deve conoscere e saper analizzare i case studies e deve essere in possesso di nozioni che permettano di approfondire ogni tematica e aspetto del marketing. Deve essere sempre aggiornato sui cambiamenti e le innovazioni nel settore digital; deve saper parlare il linguaggio di un pubblico sempre più “connesso”.
Deve anche essere preciso e organizzato, avere doti di planning e deve saper creare strategie nel tempo che sappiano portare risultati concreti e documentabili.
Inoltre, deve avere ottime capacità comunicative. Nel senso, che deve saper come “comunicare” la tua azienda a livello di immagine e quali canali utilizzare.
Deve avere esperienza e deve essere creativo. Deve saper risolvere un problema anche con soluzioni “non convenzionali”, lavorando di fantasia per poter raggiungere gli obiettivi prefissati.
E’ ovvio che deve conoscere alla perfezione il “funnel” di vendita, e per far questo deve conoscere (e studiare) il settore del cliente, analizzando i top competitors e prendendo spunto dalle strategie degli “avversari” per poter far meglio di loro.
A completare il quadro della persona che deve fare consulenza inbound marketing, non può mancare l’utilizzo e la conoscenza dei social network. Deve saper usare questi strumenti al meglio per conoscere e tenersi informato sulle abitudini dei consumatori e sapere quali sono gli argomenti che interessano di più gli audience di riferimento.
Insomma, un consulente di inbound marketing deve avere competenze trasversali, ma soprattutto una pazienza infinita. 🙂
Le 4 fasi fondamentali di una strategia di Inbound Marketing.
Attrarre
Premesso che l’obbiettivo principale sia quello di convertire, la cosa che ci interessa di più non è avere un’infinità di visite, ma che le visite si trasformino in lead ed eventualmente in cliente. E la maniera giusta per far si che i nostri obbiettivi diventino realtà è produrre contenuti rilevanti per il nostro target, e soprattutto al momento giusto.
Mostrare i contenuti giusti al momento giusto è la regola numero 1 per acquisire nuovi clienti. Dobbiamo anche capire a che punto è il potenziale cliente in quel momento, quindi dobbiamo riuscire a capire se è in fase di confronto oppure se è sempre nella fase in cui si sta guardando intorno.
Sviluppare le buyer personas è fondamentale per proporre i contenuti che il nostro pubblico (in target) sta cercando sul web in quel determinato momento. Per questo motivo bisogna studiare una strategia che comprenda blog, social network, email marketing ecc per portare traffico e generare lead.
Convertire
Ok, siamo stati bravi. In questa prima fase abbiamo attirato il nostro pubblico di riferimento verso il nostro sito e i nostri contenuti.
Gli utenti che visitano le nostre pagine sono alla ricerca di risposte ai loro quesiti e stanno cercando di risolvere un problema. Noi dobbiamo essere in grado di fornirgliele, magari in cambio di un indirizzo email. 😉
Dobbiamo ricordarci che le persone non acquistano quasi mai “di botto”, ma cercheranno di approfondire anche la conoscenza dell’azienda o del professionista per acquisire fiducia nella stessa/o. Per questo motivo dobbiamo cercare di creare contenuti personalizzati per l’utente.
Chiudere
Abbiamo anche superato questo scoglio della cosiddetta “lead generation”. Ok. Ma ovviamente non ci basta.
I contatti acquisiti vanno accompagnati verso il fondo dell’imbuto (funnel di vendita). A seconda delle necessità del singolo lead, dovremmo impostare una strategia personalizzata detta di “lead nurturing” per dare alla persona tutte le informazioni di cui ha bisogno per concludere l’acquisto.
Deliziare
Se pensate di aver chiuso con la vendita, vi sbagliate di grosso. In ogni consulenza inbound marketing, c’è sempre la fase di fidelizzazione. Il cliente avrà sempre bisogno del coinvolgimento e dell’attenzione necessaria per far si che la fiducia aumenti (e magari si trasformi in nuovi acquisti di altri servizi) o per far si che parli bene del tuo lavoro con gli altri.
Non dimenticate: un cliente soddisfatto è la miglior forma di pubblicità.
In “soldoni”, quanto mi costa una consulenza Inbound Marketing?
Come spesso vi sentite dire da noi consulenti: dipende.
Dipende da vari fattori. Uno su tutti la concorrenza del settore. A grandi linee, posso sbilanciarmi sul dire che per una consulenza inbound marketing, possiamo partire da un minimo di 1.000 euro al mese a salire. È vero che si possono spendere anche 30, 40 o 50 mila euro al mese, e in certi casi anche di più. Infatti, come ho detto già nel primo paragrafo: dipende…